mercoledì 12 settembre 2012


Il più grande impedimento posto dalla cultura Islamica è l’assenza di un meccanismo di auto-correzione. Per capire il problema che pone questo ostacolo basta ricordare che delle migliaia di detti attribuiti al profeta Maometto, non ce n’è uno solo che dica all’uomo di svolgere un qualsiasi tipo di esame di coscienza. Senza introspezione non esiste possibilità di correzione: né per l’individuo, né per la società. Finché il mondo Islamico non riuscirà a inserire serenamente nel proprio lessico concetti capaci di introspezione e di esame di coscienza non può emergere dal suo oscuro passato e marciare con fiducia verso un futuro diverso. Altrimenti continuerà a naufragare nella solita palude.

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